Il corso “per fare tutto ci vuole un fiore” sta volgendo al termine e come ogni anno in primavera, ho proposto di realizzare un lavoro all’aperto. Ieri un grande dipinto su tela ispirato alla fiaba persiana “Il giardino di Babai”.
Ebbene, e’ successo anche questa volta, credo sia quasi matematico: e’ sufficiente che qualcuno inizi e …il “gioco vien”!
Il gioco, per i bambini, consiste nel pitturarsi mani, braccia e magari poi incontrarsi nel colore.
L’ equazione e’ semplice: metti una bella giornata all’ aperto, con tanta pittura a disposizione, metti una maestra che non incoraggia la cosa ma neppure fa nulla per evitare che avvenga ( d’altra parte l’arteterapeuta si puo’ limitare anche solo ad autorizzare un’azione artistica) ed ecco che scatta l’esperienza fantastica per ogni bambino di immergersi nel colore.
Un’ esperienza sensoriale irresistibile. In fondo la pittura e’ un po’ una seconda pelle e il fatto di vederla verde, rossa e blu, e’ indubbiamente molto divertente per i bambini!