A fine lockdown ho accolto una commissione che mi sembrava molto complessa: riprodurre con la tecnica del feltro ad aghi un bassorilievo conservato ai Musei Vaticani,” la Gradiva”, colei che avanza.

In effetti è stato un lavoro complesso e ci ho messo del tempo sia perché il lavoro scultoreo con la lana è molto lento che per via del periodo difficile che sto attraversando, pieno di cambiamenti da elaborare… Il lavoro, che a causa del covid è stravolto, la casa che non ho sicché sono temporaneamente ospite da mia nonna, le relazioni familiari e amicali… Insomma un periodo, il mio, in linea con quanto sta succedendo nel mondo a causa di un mostriciattolo invisibile ma temibile che sta mettendo a dura prova le nostre capacità di resistere e di avanzare, malgrado tutte le difficoltà, proprio come la mia Gradiva.
Ringrazio Michela, la persona che me l’ha richiesta, che ancora una volta ha avuto fiducia nelle mie capacità perché questo lavoro l’ho sofferto, fatto e disfatto mille volte, ma è stata una costante di quest’estate che come tutte le cose terrene sta giungendo alla conclusione, nella speranza che la nuova stagione ci porti qualcosa di bello e buono.
