Arteterapia a Feltrosa 2013

L’esperimento di creare un mandala in feltro ci ha dato grandi soddisfazioni dunque si riproporrà a Feltrosa meeting annuale del feltro mandalafelt2 giunto alla 8° edizione.

L’animazione intitolata ” Il mio, il tuo, il suo, il nostro tappeto in feltro” si svolgera’ venerdi 17 maggio dalle ore 15 presso il circolo della proloco di Porchiano del Monte, Amelia.

Dal momento che saremo in tante ci divideremo in gruppi ciascuno dei quali realizzera’ un mandala a tema.

Quello sul mandala e’ un lavoro basato sulla condivisione, secondo una modalita’ usata in arteterapia, la novita’ per me e’ averlo sperimentato con il feltro: chi e’ interessato puo’ leggere il resoconto alla mia pagina di artcounseling.
Ci piacerebbe che i nostri mandala divenissero poi “vostri” e in particolare ci piace l’idea di donarli ad una o piu’ strutture frequentate da bambini.
In questa fase stiamo cercando a chi donare i tappeti ed eventuali sponsor, che aiutano sempre. Per saperne di piu’ su questa manifestazione leggete il programma sul sito di Feltrosa dove troverete anche altre informazioni sul bando, sui corsi e le mostre previste per questa edizione.

Una giornata feltrosiana.

Sono trascorsi tre giorni dall’icontro a casa di Silvia, quando grazie ad alcune
esperte feltraie, ho potuto apprendere questa affascinante tecnica di tintura naturale ribattezzata eco-print… da allora la mia piccola casetta-laboratorio si e’ trasformata in una stazione termale, in quanto circa 3 ore al giorno bollono in pentola campioni di seta e lana con copiose quantita’ di eucalipti secchi conditi con aceto.

In questi giorni ho potuto anche sperimentare con delle bambine quanto questa tecnica sia poi semplice e divertente per loro, certo in questo caso non abbiamo usato mordenti ma solo gli ingredienti citati sopra. Volendo poi sperimentare altri tessuti e piante il discorso cambia…  Comunque per essere un inizio non e’ male, come si vede bene nel banner le foglie di eucalipto hanno impresso un bel colore arancio.

Per approfondimenti tecnici metto il link alla pagina del blog di Eva Basile e quella al sito di feltrosa dove in apertura video ci sono le mie mani all’opera.

Arteterapia e Feltro…

… e’ questo un connubio ancora tutto da scoprire per me!

Tanto per cominciare ho sperimentato entrambe le tecniche di produzione del feltro: a secco (needlefelt) e ad umido (con acqua calda e sapone). Ad un certo punto del mio percorso e’ partito il contagio nei confornti di un’amica designer che in un momento particolare si e’ gettata a capofitto in una produzione soprattutto del leggero su grandi dimensioni ed e’ nata una bella collaborazione in cui ci siamo scambiate idee e spunti creativi.

Ho voluto poi “toccare con mano” il sucido, ovvero la lana sporca, intrisa di grasso, con tracce di fango e altro che si autopulisce lavorandola con acqua e sapone… un processo affascinante in cui ho combinato le due tecniche, rifinendo il manufatto con l’ago dopo l’infeltrimento ad umido (nella foto).

Lavorando con i bambini ho proposto un laboratorio all’interno di una materna e guardate nella foto che bel dono fantasioso mi ha fattto una bimba di 4 anni! 

Ho pensato anche ad un possibile intervento con il feltro in ambito terapeutico in cui la componente sensoriale del feltro poteva giovare ad un bambino spastico seguito da una mia collega psicomotricista.

Osservando questo bambino giocare con lana, acqua e sapone ho constatato che per lui e’ in primo luogo una bella esperienza tattile e  visiva attraverso la quale fare associazioni con i colori, creare forme, sfogare energie e al contempo esercitare la motricita’ fine della mano .